
Rioni
Pateḍa
Il termine deriva dal greco πατέω (patèo) che significa “entrare in, ingresso” e sarebbe, pertanto, l’antico ingresso del paese. Difatti, il rione è situato vicino al rione Xχioppu, e rappresenta uno degli ingressi nel paese (cfr. don Innocenzo Lombardo e Mario Voci, “Antichi toponimi di rioni (rughe)”, in L’Araldo di Gasperina, anno VI, n. 15, marzo 2015)
‘Ssulicchjaloru
Sorge alla fine del rione Cona. È un luogo esposto al sole, dove un tempo si stendevano i panni, ci si sedeva per socializzare; le donne passavano interi pomeriggi a filare, a lavorare a maglia. In questo luogo, fino a qualche decennio fa, esisteva una croce di legno per la Via Crucis
Timberi
Rione di Gasperina costituito da una via che si sviluppa sul pianoro situato accanto al prospetto di levante della chiesa matrice. Il termine è un perfetto calco dell’aggettivo greco τυμβήρες (tiumbéres), derivante dalla medesima radice del verbo τυμβέυω (tiumbéo) che significa “do sepoltura ad un cadavere, abbrucio un cadavere”. ‘U Timbèri è da considerarsi, pertanto, il luogo dove anticamente venivano cremati i cadaveri. La cremazione era tipica del periodo classico greco, mentre era proibita al tempo dei greci bizantini che erano cristiani. Fino alla metà del secolo scorso un arco in muratura e mattoni introduceva nel rione. È stato abbattuto in quanto ritenuto pericolante. Vien da pensare che con l’arco si fosse voluto delimitare con rispetto l’antico luogo di cremazione dei defunti (cfr. don Innocenzo Lombardo e Mario Voci, “Antichi toponimi di rioni (rughe)”, in L’Araldo di Gasperina, anno VI, n. 16, giugno 2015)
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