Piazze e Fontane

Teatro all’aperto

Il teatro all’aperto “Franco Squillacioti”  è di recente costruzione; il suo completamento risale, difatti, al 2006. Composto da un’ampia cavea, da un colonnato rivestito in parte con lastre di travertino opportunamente sagomate e da un palcoscenico ampio capace di ospitare spettacoli di vario genere. Sotto il palcoscenico sono presenti le strutture utili per ospitare i vari artisti.

Piazza Enrico Fermi

È la piazza centrale del paese; il cuore del centro storico. Da sempre luogo di socializzazione in tutte le sue componenti religiose, politiche, culturali… Gli edifici che la definiscono, le basole in pietra locale che la pavimentano, la facciata della chiesa matrice e ‘a menzalora che l’arredano, suscitano una calda intimità urbana.

Sorgente Pruppo

Fuori dall’abitato e immersa nel verde c’è l’antica sorgente di Pruppo (Pruppu). Vi si giunge dal rione Xχioppu, imboccando la strada interpoderale che costeggia il ruscello.
È documentato che nel ‘500 nella medesima area vi fosse la località Purpo che sarà diventata poi Pruppo.
L’acqua della sorgente percorre due grotte che si congiungono appena prima dell’ingresso. Poi viene convogliata in una cannella inserita in un manufatto in pietra granitica locale che presenta elementi aggettanti. Sotto la cannella, un altro elemento litico porta l’acqua al bacino laterale.
La fonte fu luogo d’incontri, di socializzazione e di storie romantiche.

Sorgente Vrisi

Fino al XIX secolo i centri di Gasperina e Montauro erano collegati da un’antica strada che passava per la grancia di Sant’Anna. Alla grancia l’acqua giungeva dalla vicina sorgente Vrisi (o Brisi), collocata ai piedi di un boschetto. A valle di essa si riscontra la rigogliosa flora caratteristica dei luoghi collinari umidi. L’acqua della sorgente è portata in un manufatto il cui corpo centrale esibisce fasce, un riquadro in alto vuoto, fori di palo; in quattro differenti motivi floreali, collocati nella parte inferiore, si inseriscono altrettante cannelle. Nel lato opposto a quello del bacino, un blocco in calcarenite reca un’incisione interpretabile come “・A・S・S・1694”. L’intera costruzione sarebbe stata realizzata dai monaci certosini della vicina grangia a fine ‘600.
Sottostrada sopravvivono le antiche vasche lavatoio nelle cui prossimità c’erano i cacinari, vasche usate per la lavorazione delle pelli.

Sorgente Vrantoni

Al confine col territorio di Montauro e lungo la strada provinciale n° 123 che si snoda in un variegato ambiente naturalistico e panoramico, si trova la sorgente Vrantoni. L’acqua dal sito dove sorge è portata più a valle nel corpo a spioventi di un manufatto, realizzato nei primi anni del ‘900 e ristrutturato nel 2011. Qui vi è inserita una cannella da cui l’acqua cade in una coppa granitica sottostante e giunge al bacino attiguo. La sorgente, secondo quanto tramanda la tradizione, sarebbe stata individuata da un frate certosino della vicina grangia di Sant’Anna di nome Antonio, da cui Vrantoni. Per la comunità gasperinese e per quella montaurese, la fonte è stata lungamente elemento di raccordo e comune fattore identitario, così come la vicina chiesa di Sant’Anna.

Sorgente Melitì

A poche decine di metri sul livello del mare, nella frazione marina Melitì, si trova una ricca sorgente di acqua fresca. La fonte è un fenomeno singolare per la bassa altitudine del sito, per il fatto che disti dal mare solo circa un chilometro pianeggiante, e per l’aspetto del terreno scosceso a monte che appare alquanto aspro e pietroso, per questo detto i Petrari.

Fontana Conella

È collocata a circa 600 m. di altezza s.l.m. e a circa due km dal centro abitato, la fontana della Conella (‘a huntana da’ Coneḍa), sulla provinciale che conduce a Palermiti e a Montepaone Superiore.
Non è una sorgente, ma una derivazione della condotta che dalle alture di Girifalco porta acqua potabile alla rete idrica di Gasperina. La fontana da sempre è molto frequentata in quanto sul sito convergono varie strade.
Il manufatto della fontana è stato negli anni interessato da ristrutturazioni, subendo cambiamenti di collocazione, ma anche di connotazione.
La fontana viene chiamata così poiché, in una nicchia ospita un’immagine sacra; tale tipologia di costruzione dialettalmente è denominata tuttora cona, termine da cui è derivato quello di Conella (coneḍa)

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